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Appuntarsi un buon proposito per il futuro non basta! Le più efficaci lezioni di coaching, predicano di darsi obiettivi sfidanti, misurabili e con una scadenza temporale. Ecco che segnarsi in agenda che il 30 marzo del 2024 vorrò aver attraversato a nuoto mari per 500 km, è un obiettivo ben fatto.
Lo stesso principio lo ha messo in atto il Consiglio delle nazioni unite dell’ONU che, qualche tempo fa si è dato 17 obiettivi per il dicembre del 2030.
Ha segnato in agenda 17 dimensioni a cui far approdare il nostro pianeta e, soprattutto, le persone che ci vivono. Questi obiettivi di sostenibilità sono stati condivisi in lungo e in largo, raccontati esposti e resi pubblici in più forme.
Questo è stato fatto per dare modo ad ognuno di noi di sviluppare un pensiero consapevole e responsabile circa le tematiche trattate dai 17 target. Questa modalità di comunicazione dell’iniziativa a avvicinato il raggiungimento di tali obiettivi di interesse globale ad ognuno di noi. Nel leggerli si comprende proprio che chiunque può individuare quali tra i 17 può, in qualche modo, avere a che fare con la propria vita così da poter scegliere consapevolmente se attivare comportamenti quotidiani utili a contribuire al perseguimento dello scopo scelto.
Questo riguarda persone, organizzazioni, nazioni, aziende, liberi professionisti, adulti, bambini, progetti.
Anche HOP si è fermato a riflettere per individuare quali tra i 17, potessero essere scopi aderenti ai principi d’azione e ai valori di Invasione Responsabile.
E’ stato molto bello e utile ripensare questi obiettivi globali su piccola scala, capire come farli aderire ad un progetto di educazione alla cittadinanza per bambini e famiglie.

Ecco gli obiettivi sostenibili scelti da Hop:

  • Obiettivo 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo ( Garantire una adeguata mobilitazione di risorse da diverse fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo, al fine di fornire mezzi adeguati e affidabili per i paesi in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme) Attraverso le attività educative, la diffusione dei contenuti, materiali didattici e comunicazione, Invasione responsabile si prefigge lo scopo di creare cultura sul tema dell’importanza della propria persona, un sapere molto fine e trasversale che risulta di difficile accesso a contesti e persone con meno mezzi e opportunità. La cultura, anche quella della consapevolezza di se rende liberi.
  • Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
    Negli ultimi anni abbiamo vissuto dall’interno l’importante difficoltà di riuscire a realizzare progetti educativi di qualità per le scuole. Un limite fortemente legato alla difficoltà dell’istituzione scolastica di reperire mezzi e risorse per garantirsi esperienze educative e formative che costi di accesso più elevati. Queste dinamiche stanno creando una forte disuguaglianza tra chi può accedere e risorse finanziarie ed organizzative e chi invece ha meno possibilità. Nel promuovere la cittadinanza vogliamo accendere la luce su una nuova cultura di finanziamento dal basso di attività e progetti educativi unitamente ad una revisione della mentalità di autorizzazione di progetti strutturati e al passo con i tempi.
  • Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni(Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro)
    La Scuola, per noi rappresenta il centro nevralgico dell’universo, un posto magico in cui ogni bambino può e deve essere messo nelle condizioni di esprimersi al meglio delle proprie potenzialità.
    Invasione Responsabile realizza proprio nei suoi contenuti di cittadinanza tale principio di Educazione Sociale.
  • Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili (Entro il 2030, fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili, in particolare per donne, bambini, anziani e disabili)

 

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