Ci piace immaginare un territorio come un contesto ricco di colori, suoni e sapori; sono tutti l’espressione di soggetti, persone ed attività che lo animano. Ci riferiamo a Bambini, Scuole, Esercizi Commerciali, centri sportivi, associazioni culturali, circoli, nonni, genitori, industrie, aziende, Enti pubblici…
Ognuno di questi soggetti ha una sua collocazione all’interno della rete sociale e può sempre rivestire un duplice ruolo, sia quello di dare che di prendere valore; attraverso gli scambi di valore all’interno della rete si genera la tipicità sociale di ogni specifico territorio.
Nel corso del tempo il funzionamento di questi meccanismi si è velocemente modificato; una delle cose su cui ci piace focalizzare l’attenzione è l’aumentare dello spazio che il terzo settore sta prendendo nell’erogazione di tutta una serie di servizi, da quelli sportivi a quelli socio assistenziali passando per tutta l’area educativa.
Un terzo settore che, in prospettiva, dovrà essere sempre più all’altezza di poter rivestire un ruolo così importante nella vita delle persone e dei soggetti del territorio: sarà di supporto alle istituzioni e partner delle aziende private, dialogherà con le famiglie e attuerà linee progettuali istituzionali.
In questo anche le aziende potranno quindi entrare sempre più direttamente nella rete implementando i servizi di welfare a favore dei cittadini, di cui molti saranno anche loro dipendenti e, perché no, trovando modalità di sostengo allo sviluppo della rete territoriale.
È questo un esempio di welfare territoriale che nell’assecondare l’evoluzione si porterà dietro, sempre più, misure di incentivo fiscale a tutte quelle azioni che le aziende private faranno in sostegno alle politiche sociali, educative, assistenziali e sportive del proprio territorio.