Attento, sei in scena!
“Parliamo spesso dell’influenza dell’esempio, ma dimentichiamo che diamo un esempio ai bambini tutto il tempo e non soltanto quando intendiamo farlo” (Susan Isaac)
Diciamoci la verità, ogni tanto ce lo dimentichiamo! Ogni tanto chiediamo agli altri di fare ciò che diciamo e di non fare ciò che facciamo. Chiediamo ad esempio ai bambini di non urlare eppure a noi capita di gridare per rimproverarli o per ottenere il silenzio, chiediamo ai bambini di non copiare ma siamo i primi che appena possiamo premiamo ctrl C + ctrl V.
Chiediamo ai bambini di stare attenti e poi ci sorprendiamo in aula consiglio con la testa nel cellulare, chiediamo ai bambini di essere amici di tutti, eppure sappiamo benissimo che ci sono molti adulti, parenti e colleghi, a cui rivolgiamo a fatica la nostra attenzione.
Come sempre, non spetta certo a noi giudicare o dire che questa sia una cosa giusta o sbagliata. ll problema, secondo noi, è che spesso non ne siamo consapevoli. Spesso non ci accorgiamo che la nostra voce, le nostre parole, il nostro corpo e il nostro comportamento non sono allineati. Inviamo pertanto messaggi non chiari e talvolta decisamente incoerenti. Questa incoerenza toglie energia, autorità e fa diminuire la fiducia che i giovani ripongono in noi. Mancando la consapevolezza dell’incoerenza nel messaggio, difficilmente riusciremo ad individuare una modalità efficace per essere riconosciuti, ascoltati e valorizzati dai nostri studenti.
La bella notizia è che comunicare in modo consapevole si impara! Ci sono diverse attività che ci aiutano a comprendere i messaggi che inviamo esplicitamente ed implicitamente.
Essere insegnanti ed entrare in aula è come salire sul palco per recitare la nostra parte. Di fatto però l’attore resta visibile al pubblico anche in tutto il resto del tempo si cui si muove sul palco. Vale lo stesso per i docenti quando si muovono all’interno della scuola. Anche quando non siamo seduti in cattedra, in realtà siamo circondati da spettatori che assorbono informazioni, codificano comportamenti, elaborano teorie.
Abbiamo pensato di suggerivi un piccolo gioco per iniziare a diventare comunicatori consapevoli:
• Punta, sul tuo cellulare in modalità vibrazione, la sveglia ogni 45’.
• Quando senti il telefono vibrare porta l’attenzione su cosa stai facendo in quel momento, come è posizionato il tuo corpo, la tua schiena, le tue braccia, se stai parlando con che tonalità lo stai facendo, parli ad alta voce, bassa voce, lentamente o velocemente.
• Immagina di osservarti da fuori e appunta su di un quaderno brevemente la descrizione di te stesso.
Siamo certi che questo esercizio ti sorprenderà molto.
Buon divertimento!